SINOSSI
Spadaccino terribile e tenerissimo amante, pronto alle bravate più temerarie come ai più grandi gesti di generosità. Il romantico Cirano, dal grottesco naso e dal cuore puro sarà l’indimenticabile protagonista di una delle più popolari opere teatrali di tutti i tempi.
Questa è una delle frasi iniziale che il capocomico utilizza per presentare l’opera di Rostand. Nulla di comico fin qui, appunto: fin qui. Il povero Cyrano si troverà a interlocuire con una serie di personaggi: De Guiche, Cristiano, Rossana, D’Artagnan etc.. che renderanno ogni scena, oltre che comica, imprevedibile.
La trama segue l’impianto narrativo del testo originale, ma viene continuamente punzecchiata da imprevisti ed equivoci grotteschi. Vi lasciamo solo immaginare cosà potrà succedere nella scena del balcone tra Rossana e i due pretendenti o da quale malattia del linguaggio sia affetto Cristiano o ancora cosa provoca la sbadattagine del nostro Cyrano nel manovrar la spada.
Questa sarà la storia “rivista” di un grande poeta spadaccino: Cyrano (meglio conosciuto dagli amici come…Pinocchio).