Aspettando Godot

TRAMA

Si tratta di una tragedia quasi shakespeariana in forma comico-grottesca. I personaggi, al limite del clownesco, sono persi in uno spazio che richiama lo stato beckettiano dell’anima umana: una landa desolata. Soli, ridotti a un dialogo fatto di parole elementari che nascondono una solitudine infinita, un bisogno assoluto di dare e ricevere protezione, Vladimiro ed Estragone tornano ogni giorno ad aspettare qualcuno, Godot, che non arriverà mai. Aspettando si confrontano con il mondo esterno: Pozzo, che esprime tutta la prepotenza e la costruzione vuota delle parole di chi manipola e strumentalizza tutto; Lucky, coscienza di Pozzo, che nella sua resistenza passiva custodisce umilmente la bellezza e la dignità dell’uomo e diventerà muto per non voler cedere anche le poche parole che gli sono rimaste. Ma all’immobilità delle coordinate spazio temporali, all’attesa, fa da contrasto il dinamismo a volte isterico del dialogo che spazia dai registri drammatici a quelli propri del cabaret. L’elemento comico è uno dei punti cardine su cui si basa la struttura del testo; si tratta tuttavia di una comicità amara, complessa, alla quale Beckett ha dedicato sempre molta attenzione.

NOTE DI REGIA

Si può sbirciare dentro l’anima dello spettacolo più “vuoto” di Beckett? È proprio vero che il testo è così “assurdo” da non lasciar trasparire i sentimenti, le relazioni, insomma il percorso umano dei personaggi? E’ possibile andare oltre il testo e visualizzare i pensieri, per esempio, la paura di Vladimiro? Abbiamo sviluppato tutte queste domande e ne è nato uno spettacolo dinamico, un allestimento che punta a coniugare messaggio e risate, assurdità e realismo.

Abbiamo ritrovato la vis comica insita nel testo, la clowneria e il cabaret che padroneggiano in scena, utilizzando anche la rottura del testo senza mai però correggerlo, senza mai tradirne la natura che tanto ci affascina.

DI

Samuel Beckett

REGIA

Giuliano Gariboldi

CON

Giorgio Mariani, Giuliano Gariboldi, Lorenzo Corengia, Emiliano Zatelli, Antonio Takhim

TECNICO

Fabio Pozzoli